Ciao! Mi chiamo Michela

Ho 27 anni. Amo il fai da te, camminare nella natura, cucinare, ballare. Leggo e scrivo ferocemente da quando ho memoria. Vorrei avere un orto tutto mio e un micio a cui dare un nome improbabile.

Ho aperto questo blog subito dopo il lockdown 2020. Volevo scrivere di nuovo dopo anni di blocco dello scrittore. La scrittura era sempre rimasta dentro di me, e avevo finalmente accettato l’idea che mi servisse una valvola di sfogo per tanta creatività oppressa (il lockdown certamente ha aiutato con il senso di oppressione 😂).

Il 31 maggio 2020 ho acquistato un piano di hosting per 3 anni e aperto un blog. L’ho chiamato Gentilezza Sostenibile. 

Yep. This is me.

Perché proprio Gentilezza Sostenibile?

Intanto, per chi non lo sapesse: quando si sceglie un nome di un dominio (il nome che si vede nella barra di ricerca e che finisce con .it o .com) questo non si può cambiare. Un dominio si acquista e diventa di tua proprietà (#ANSIA).

Per questo il nome bisogna sceglierlo con attenzione. Ho preso un foglio e una penna (certe cose si fanno ancora meglio a mano) e ho buttato giù tutto quello che mi veniva in mente.

Di che cosa voglio parlare? 

La prima parola è venuta subito. È stata “Sostenibilità”. Ero certa di voler parlare di Sostenibilità, e so che ne vorrò parlare per anni (almeno i prossimi tre per cui ho già pagato l’hosting xD). La parola Sostenibilità, oltre a essere legata al tema ambientale, ha poi il bellissimo significato di “che si può portare avanti, che si può mantenere nel tempo”. Mi sembrava di buon auspicio. 

“Sostenibile” era certo. Ma poi?

Ho pensato e scarabocchiato sul foglio.

Sapevo di voler parlare di Moda Etica e Sostenibile, argomento che mi appassiona da anni. Ma non riuscivo davvero in nessuno modo a infilare la parola Moda, o Fashion, senza che il risultato suonasse freddo e distante da me. La Moda mi interessa in modo davvero peculiare, e non mi identifica nella mia essenza.

Ma un nome-dominio è per sempre. Quindi dovevo scervellarmi di più.

Mi sono chiesta “Cosa mi rappresenta davvero? Chi sono io?” E soprattutto, dopo aver letto Stefano Tiozzo: “Che cosa posso dare io al mondo?

Ho scelto la Gentilezza. La Gentilezza è un tratto caratteriale che mi rappresenta. Credo di essere una persona gentile, quasi sempre. 

Ma soprattutto, la Gentilezza è ciò a cui voglio puntare. La Gentilezza è un obiettivo, perché essere gentili non è facile. Richiede pazienza e abnegazione. Significa, spesso, mettere le proprie idee e ragioni al di sotto di quelle altrui, e accettare che questo va bene.

Mettere Gentilezza nel mio nome significa ricordarmi ogni giorno chi sono, ma soprattutto chi voglio essere.

Perché fare attivismo con gentilezza mica è facile. Quando si è appassionati di qualcosa le parole sembrano bruciare sulla lingua; si vorrebbe parlare sempre, dire tutto, monopolizzare l’attenzione. Ma non si può.

Ho voluto creare uno spazio per me per poter scrivere di quello che mi fa bruciare dentro; che mi permetta di riflettere, imparare e condividere. Ma sempre con gentilezza.

Perché sono convinta che se ci fosse più gentilezza nel mondo, il mondo sarebbe un posto più bello.

foto budapest gentilezza sostenible


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