Quest’ultimo periodo è stato un’altalena di stati emotivi contrastanti. Dopo un periodo molto stressante tra ottobre e novembre, in cui sono sparita dai social e ho riscoperto l’arte di non fare nulla, mi sono ripigliata piuttosto bene.
Cosa ho fatto in questi ultimi tempi? Ho risparmiato. Ho letto. Non ho comprato nulla – a parte una casa. No, non cOsa, con la O, proprio cAsa, con la A!
Ecco un riepilogo di questi ultimi mesi avventurosi, non perché interessino a qualcuno, ma per ritrovare la gioia di mettere pensieri, successi e fallimenti nero su bianco… o pixel su schermo.
Nel 2021 ho risparmiato X.000€, anche grazie al No Buy Year (e alla pandemia)
Sono sempre stata un formichina laboriosa e accumulatrice, fin da bambina. Avevo un salvadanaio rosa a forma di maialino in cui mettevo tutte le mie monetine – prima lire, poi euro – e che custodivo gelosamente. A volte lo aprivo – aveva un buco sotto – solo per guardare e ricontare il mio tesoro.
Da bambina il mio rapporto con i soldi era un po’ strano. Mia madre all’epoca mi diceva che ero una taccagna, ma è un epiteto che ho sempre vissuto un po’ come una medaglia all’onore. Forse perché, non capendo fino in fondo il valore dei soldi – 20€ mi parevano un’enormità – mi sentivo perennemente in colpa a spenderli, e quindi accumulavo. Mi sentivo in colpa anche quando gli altri li spendevano per me. Il mio animale-guida è sicuramente un drago accovacciato sopra una montagna di monete d’oro.
Durante l’adolescenza questo rapporto con i soldi è cambiato in modo repentino. Ho speso parecchi soldi: facevo shopping, andavo al cinema, alle feste. I miei genitori non mi hanno mai negato nulla. Ho avuto una vita privilegiata e sono grata per questo.
Dai 18 anni in poi ho cercato di avere sempre un’entrata di denaro per giustificare le spese. Ho lavorato come animatrice, come cameriera, come insegnante; ho fatto ripetizioni, venduto oggetti fatti a mano, appunti dell’università e – soprattutto – ho cominciato a vendere tutto il vendibile nei mercatini dell’usato.
Tutte queste attività mi portavano un guadagno esiguo, ma con cui sono sempre riuscita a gestire le mie spese. Come lo so? Dal 2016 tengo un Excel, poi diventato un Google Sheet, in cui annoto tutte le mie entrate e uscite.
Guadagnare i miei primi soldi mi ha resa libera: libera dal senso di colpa che mi sono sempre autoimposta. Trovo ancora rassicurante l’idea della montagna di monete d’oro sotto le chiappe? Sì, molto. Ma la consapevolezza di essere capace di avere un’indipendenza economica è anch’essa molto rassicurante.
Quindi, come si arriva a questi famosi X.000€?
Nel 2021 ho sfidato me stessa a completare un No Buy Year, un anno senza acquisti. È andata piuttosto bene; ne parlo qui. Questo ha aiutato un bel po’ con il risparmio. (Non metto la cifra precisa di quanto ho messo via, anche se sono molto tentata.)
La pandemia ha portato ad una serie di risparmi forzati: no cene fuori, no discoteca, no eventi… yada yada yada. Sappiamo tutti come è stato, non serve parlarne ancora.
Abbiamo cambiato fornitore del gas al primo accenno di aumenti, scegliendo NeN per l’ottimo (e divertente!) servizio clienti e i prezzi competitivi. Questo ci ha permesso di risparmiare sulle bollette. Seguendo un’alimentazione plant-based mi è stato anche più facile risparmiare sulla spesa al supermercato.
Ho viaggiato low cost. Un po’ perché mi piace trovare le super offerte, un po’ perché la mentalità dei Millennials in viaggio è questa qui, non si scappa; più è economico, più è figo! Tra il 2020 e il 2022 ho fatto circa 10 piccoli viaggi: Val d’Orcia, Tre Cime di Lavaredo, Madonna di Campiglio, Budapest…

P.S.: Cosa ho fatto con quei soldi? Ho dato l’anticipo per la casa. Una firmetta e fiù, sfumati tutti in un assegno 😂
Sto leggendo un sacco
Quest’anno sono partita con il botto. Sto leggendo moltissimo, tra libri di giardinaggio e romanzi d’amore non mi ferma più nessuno.
Leggere per me è proprio un momento di serenità e mindfulness completa. Nei periodi in cui faccio fatica a inserire la lettura nella mia routine il mio umore ne risente, scivolando lentamente nello sconforto.
Leggere però occupa tempo… il che significa che non me ne resta molto per scrivere!
Inoltre…
Sto riscoprendo l’arte di perdere tempo
Tra la fine del 2021 e il 2022, ho perso un sacco di tempo.
In modo sconclusionato, imperfetto, a volte beato, a volte frustrato. In un mondo che celebra la produttività nel senso più tossico del termine, io ho perso tempo. Ho guardato un sacco di film. Ho visto video su YouTube. Ho letto Reddit.
Non ho scritto un rigo per il blog, né ho postato su Instagram.
Ho cercato di sentirmi libera da questi “impegni” autoimposti. E la mia vita è andata avanti come sempre, eh: cucinavo, facevo lavatrici, pulivo casa, andavo in palestra, lavoravo 8 ore al giorno. Eppure non sono stata “produttiva”. Nel mio tempo libero non “lavoravo” per il blog. E mi sono pure sentita in colpa!
Tutt’ora la sensazione di “dover fare” non va via. Mi sento sempre in dovere di fare qualcosa, di scrivere, di aggiornare. Sto invece cercando invece di accettare la noia, il vuoto, la pace, senza bisogno di riempirlo con qualcosa. Pensando solo a me, rilassandomi, meditando.
Da qualche parte ho letto “Se vuoi essere più felice, fai meno cose”. Ci ho pensato molto, e forse c’è un fondo di verità. Tu che ne pensi?
Ho comprato casa
Il 2022 sarà un anno che ricorderò come l’anno in cui ho pagato la prima rata del mutuo!
Comprare casa è una di quelle cose che “si deve fare” su cui io sono stata contraria a lungo (come tante altre cose “che si devono fare” nella vita, mi realtà). L’affitto mi piace, mi dà un senso di comodità e di libertà di movimento.
Ma questa vita ho deciso di viverla in coppia, quindi non ci sono solo i miei bisogni e i miei desideri da considerare. Marco ha sempre voluto una casa sua, e un tipo di casa molto preciso: tricamere, con giardino e/o terrazza, 2 garage, 2 bagni… e ad un prezzo accessibile al nostro budget! Dopo 3 anni di ricerca – spero di non dover vedere un’agenzia immobiliare mai più nella mia vita – abbiamo trovato quello che faceva per noi. È stato un processo inutilmente straziante, ma non ve lo racconto qui perché mi viene l’orticaria solo a pensarci.
In ogni caso, è finita bene. “No hay mal qué por bien no venga”, giusto?
Adesso ho una casa da ristrutturare in uno dei periodi peggiori della storia per trovare un muratore libero, ma questo “problema” mi sembra una bazzecola in confronto allo stress psicologico appena passato. Tutto mi sembra in discesa. Ogni sera vedo un edile diverso e preventivi non arrivano mai? Ah! Pazienza 😀
Avrò finalmente un orto
Non vedo l’ora. È un piccolo grande sogno che si realizza – come si legge dal mio “About”.
Ho imparato a fare il compost prima ancora di avere un terrazzo in cui mettere un vaso più grande di 30×30. So quando e dove piantare la rucola, gli spinaci, i ravanelli. Non mi piacciono nemmeno i ravanelli, ma appena avrò un pezzo di terra mio, ne coltiverò a decine solo per il gusto di farlo. (Poi li mangerò eh, non si spreca niente!)
Ho sempre ricavato un enorme benessere nel vedere la natura che cresce. Da bambina collezionavo piante grasse: ogni volta che andavamo al vivaio, mia mamma me ne faceva scegliere un paio di quelle minuscole, da 1€ al vasetto. Adesso quelle piante sono enormi, in vasi giganteschi.
Sto cominciando a credere che per essere felici bisogna ricordarsi le cose che amavamo fare da bambini, e riportare frammenti di quelle cose nella nostra vita adulta.
Quest’anno mi sposo!
Dovrebbe essere la volta buona: mi sposo!
Ci avevamo già provato nel 2021, ma non siamo stati fortunati; ci riproviamo nel 2022, che sembrava essere un anno più propizio (anche se dalle ultime notizie sembra che non sarà un anno felice nemmeno questo!)
Tutto il processo che sta dietro l’organizzazione di un matrimonio, fin dall’inizio, è stato una lunga serie di “devi” a cui mi sto ribellando uno a uno.
- Devi comprare un vestito
- Devi comprare le scarpe
- Devi trovare una truccatrice
- Devi trovare un parrucchiere
- Devi scrivere gli inviti
- Devi scegliere le bomboniere, i confetti, i fiori, il bouquet, gli accessori per i capelli, il velo, la musica, le decorazioni…
Con grande sofferenza della mia testimone, sto ignorando o evitando del tutto di fare queste cose.
Vorrei che fosse una festa semplice, in un posto per noi significativo, romantica e divertente. Piangerò sicuramente. Forse ci scriverò su un articolo. Vedremo.
Questo è l’aggiornamento di vita a marzo 2022. Presto torneranno gli articoli su Sostenibilità, Moda Etica e Crescita Personale. Nel frattempo leggi molto, coltiva ravanelli e goditi la vita!
Alla prossima,
Michela