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Forse sei una Persona Multipotenziale

Forse sei una Persona Multipotenziale

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Esiste, per ognuno di noi, una passione unica e travolgente: il faro che guida i nostri passi; l’obiettivo che motiva le fondamenta nostra stessa esistenza; il nostro Why, il nostro Ikigai, il Core Business… Giusto? Giusto?

Personalmente, la sola idea che esista un’unica passione, una vocazione, alla guida della vita di ognuno di noi mi ha fatto sempre sentire inadeguata. Non ho mai avuto UNA passione… ne ho avute un’infinità!

E questo non l’ho mai visto come una cosa positiva, anzi. Avere tante passioni spesso significa essere bravi un po’ in tutto, ma approssimativi; dediti, ma volubili; interessanti, ma superficiali.

Io faccio troppe cose. Vedo questa frase fremere sulle labbra di mia madre ogni volta che, con eccessivo entusiasmo, le racconto di qualche nuovo progetto che sto portando avanti: “Michela, tu fai troppe cose”

E c’hai ragione mamma, c’hai ragione.

Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di strano in me. Ho sempre invidiato chi aveva un’unica grande passione e vocazione. Un esperto del suo campo, che ama quello che fa e lo farebbe 24 ore su 24.

Io invece ho almeno 4 libri sul mio comodino, di 4 generi diversi. Ho 15 tab aperte sul mio browser. Mi interesso in modo appassionato di argomenti che non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro. Nel corso degli anni ho imparato a fare davvero tante cose. Ho provato tutti gli sport. Disegno a matita, piante grasse, bambole di carta, moda, abbigliamento sostenibile, usato, cura e taglio capelli, nutrizione, cucina vegana, scrittura creativa, correzione di bozze, lettura, giardinaggio, finanza personale, fotografia, danza classica, latino americano. Ho dipinto tele, tessuti e scarpe. Ho realizzato a mano orecchini, anelli, acchiappasogni, cappelli di lana, pupazzi all’uncinetto, vestiti, mobili in miniatura, sciarpe. Ho fatto corsi di lingua, giornalismo, ceramica, fotografia. Ho partecipato a concorsi di poesia, pubblicato storie online, tenuto corsi, aperto un blog. Ho appena concluso un corso di falegnameria.

E mi sono sempre sentita in colpa di aver abbandonato il cucito, la scrittura creativa, la danza. Erano davvero mie grandi passioni, e ognuna di queste mi era sembrata “la vocazione”.

Pensavo ci fosse qualcosa di sbagliato in me. 

Ma ogni volta era la stessa storia: quando mi sentivo di saperne abbastanza, quando la sfida era finita… il mio interesse cresceva altrove. 

Questo mi porta ad essere una Jack of all Trades, Master of None. Bravina in tutto, esperta in nulla. 

E essere esperta di qualcosa… nemmeno mi interessa. Proprio per niente. Come il fondatore di Patagonia e autore di Let My People Go Surfing (libro bellissimo che consiglio), anche io voglio raggiungere l’80% della comprensione di una disciplina, per poi abbandonarla. Dopo aver imparato quello che mi serve per essere autonoma, passo ad altro; non mi interessa avventurarmi nelle strette vie dell’agonismo. 

So fare un cappellino accettabile all’uncinetto? Ne faccio una decina, li regalo tutti, e passo ad altro. Ed è probabile che non farò più un cappellino all’uncinetto per il resto della mia vita.

Comincio a pensare che sia l’imparare a fare ad essere stimolante per me, più che la disciplina in cui mi sto cimentando. Imparare a fare qualcosa di nuovo, come quando si è bambini e ci si impegna a fare la bolla più grossa con l’acqua saponata, o a intrecciare le margherite per fare un braccialetto. Non è importante il risultato: è come il processo di creazione mi fa sentire.

Sono abituata a essere una beginner. Mi piace addirittura. Mi permette di essere estasiata dalla miriade di cose CHE NON SO, ma di cui mi piacerebbe sapere.

Ti ritrovi in queste parole?

Meraviglioso! Non sei solo/a: ci sono un sacco di persone come noi. E, pensa un po’, hanno persino inventato un nome figo per definirci: Persone Multipotenziali.

4 abilità diverse di una persona multipotenziale: pittura, trekking, musica, scrittura

Chi è una persona multipotenziale?

Ebbene, con questo nome che pare uscito dritto dall’Universo Marvel, le persone multipotenziali sono individui che hanno diverse passioni e interessi, spesso in campi diversi e a volte in contrasto tra loro. Sono persone che non si accontentano di una sola carriera o di un solo hobby, ma che hanno una grande varietà di talenti e abilità che desiderano sviluppare e utilizzare.

Questo può essere una risorsa, poiché le persone multipotenziali sono spesso creative e innovative, poiché sono in grado di vedere le cose da diverse prospettive. Possono anche essere molto resilienti, poiché sono abituate a imparare cose nuove e a cambiare direzione. Una delle caratteristiche delle persone multipotenziali è che hanno una forte curiosità e desiderio di imparare. Questo può portare a una continua ricerca di nuove opportunità di crescita personale e professionale.

Tuttavia, questa caratteristica può anche essere una difficoltà, poiché la società tradizionale spesso tende a valorizzare le persone che si concentrano su una sola carriera o specializzazione. Questo può creare un senso di inadeguatezza nelle persone multipotenziali, spinte a scegliere una sola strada e a ignorare i loro altri (numerosi) interessi e talenti.

In un mondo che premia la specializzazione, non è raro che una persona multipotenziale si senta demotivata e fuori posto, costretta a scegliere una singola cosa delle decine che vorrebbe fare.

Le persone multipotenziali che lavoro dovrebbero fare?

Non avendo una vera e propria “vocazione”, che settore professionale dovrebbe scegliere una persona multipotenziale? Vi immaginate nel mondo odierno, un tizio che lavora in banca e due mesi dopo fa il pittore? e un anno dopo diventa agente immobiliare?

Non si può fare. Il mondo del lavoro oggi esige delle qualifiche e dei livelli di specializzazione che richiedono anni del nostro tempo. È un male? No, certo. Ma è, per certe persone, un po’ limitante.

Le persone multipotenziali dovrebbero lavorare in campi che gli consentano di sviluppare e utilizzare tutte le loro abilità e interessi. Questo può includere trovare lavori che offrono opportunità di crescita e formazione continua, che gli consentono di sperimentare in diverse aree, o che li incoraggiano a utilizzare la loro creatività e flessibilità.

Inoltre, le persone multipotenziali dovrebbero anche cercare lavori che li soddisfino a livello personale e professionale, che li appaghi sia a livello emotivo che finanziario. Inoltre, dovrebbero anche considerare la possibilità di lavorare per se stessi, come imprenditori o freelance, in modo da avere maggiore controllo sulla loro carriera e su come sviluppare i loro talenti.

Sei una persona multipotenziale? Scoprilo con il test

So come ci si sente a pensare di aver trovato “l’unica vera vocazione”, scoppiare di entusiasmo per qualche mese, e poi diventare irrequieti e demotivati. Conosco quella sensazione di vuoto, di perdita di un’identità. La preoccupazione del giudizio degli altri, che ormai non ci prendono più sul serio quando cerchiamo di esprimere quanto siamo emozionati sul nuovo progetto a cui stiamo lavorando.

Così come il mio blog. So che un blog di successo deve trattare un unico argomento in modo estremamente esaustivo e verticale. 

Ma io non ce la faccio. Per me è proprio contro natura. In questo blog infatti troverai articoli su diversi argomenti: Crescita Personale, Moda Etica, Alimentazione, Sostenibilità.

E adesso scopro che… è ok essere così. Che ci sono un sacco di altre persone come me.

Ho fatto il test (in inglese) di https://puttylike.com/quiz/ e a molte domande mi sono sentita CAPITA come mai prima. Soprattutto la domanda:

“ALL THE THINGS!”  Sono io. 100%.

Conclusioni

Una volta era ok sapere un po’ di tutto, per poter essere considerate persone per bene e conversatori piacevoli. Penso ai romanzi dell’1800, quando le ragazze beneducate di Jane Austen sapevano leggere, cantare, dipingere, suonare il pianoforte e ricamare cuscini.

Anche io voglio leggere, cantare, dipingere, suonare il pianoforte e ricamare cuscini. Voglio saper fare un po’ di tutto, senza specializzarmi in niente. E so che questo è visto MALE dall’attuale mondo del lavoro (e per mondo in generale): una persona “all over the place”, senza capo né coda.

Ma va bene così. Capirsi e accettarsi è il primo passo. È ok non avere una grande passione o talento. Dopotutto, c’è ancora un mondo da scoprire e da imparare.

(… e alla fine, sono riuscita a essere felice “da grande”? Credo di sì. Mi ritengo una persona felice. Ma di questo parleremo un’altra volta.)

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Michela

Ciao! Sono Michela e questo è il mio blog. Grazie di aver letto fino a qui!

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