Cosa troverai in questo articolo
Partiamo dalle basi: cos’è il Thrift Shopping (o Thrifting)?
Con “Thrift Shopping” si intende l’attività di acquisto in negozi di articoli di seconda mano. “Thrift” letteralmente significa “risparmio” o “parsimonia”, ma l’espressione “thrift shop” indica proprio il negozio di articoli usati. “Fare thrift shopping” è diventato ormai sinonimo di “comprare abiti usati”.
Comprare Abiti Usati è diventato una moda?
Sì. È questo è una cosa bella e brutta insieme.
Che il thrifting ormai sia una moda lo testimoniano le centinaia di video a tema “Thrift Haul” e “Come thrifting with me” che possiamo trovare su YouTube.
Comprare usato sta diventando una pratica diffusa anche in Italia: se il thrift shopping una volta era da poveri e da sfigati; adesso è cool indossare pezzi vintage scovati in offerta nei mercatini dell’usato.
Ma una cosa è certa: di moda o no, il Thrift Shopping resta il modo più etico e sostenibile di fare shopping.
Fare thrift shopping in modo consapevole permette di:
- risparmiare
- rispettare l’ambiente
- vestirsi con stile
… ma come si fa a trovare abiti usati belli?
Come diventare PRO nel comprare abiti usati e di seconda mano
Perché una guida per imparare a acquistare nei negozi di seconda mano? Perché comprare abiti usati può sembrare difficile. Ma con poche dritte, diventa più facile e divertente dello shopping tradizionale!
Prima di cominciare a comprare usato avrei voluto sapere le cose che so adesso. Quindi ho pensato di scrivere tutti i consigli a cui sono riuscita a pensare, che mi permettono di trovare i capi più belli, in poco tempo, in qualsiasi mercatino dell’usato.
Ho elencato qui di seguito tutto quello che c’è da sapere per diventare una thrifter, ovvero una persona che acquista prevalentemente nei negozi dell’usato… e lo fa bene!
Oggi parleremo in particolare di come acquistare moda di seconda mano; ecco tutte – ma proprio tutte – le cose da sapere per diventare PRO nel comprare abiti usati:
PRIMA DI PARTIRE
Pensavi di assaltare il negozio vintage più vicino a te senza nessuna preparazione? Sbagliato! Ecco 5 cose da fare prima ancora di varcare le soglia di un qualsiasi mercatino di seconda mano:
Dimentica tutto quello che sai dello shopping tradizionale
Ecco come funziona lo shopping tradizionale: vedi qualcosa che ti piace in vetrina (o online), entri in negozio, cerchi la tua taglia, lo provi, decidi se lo vuoi comprare o no, guardi un po’ cosa c’è negli altri scaffali, esci.
Il thrifting non funziona così. All’usato non si può essere troppo precisi. È questa è una bella cosa, perché permette di allargare il ventaglio delle possibilità a cosa che mai avremmo potuto immaginare.
Lo shopping tradizionale è più facile e veloce: “mi piace, la mia taglia c’è, il colore che mi piace c’è” – ma non ti permette di osare. Il thrift shopping è diverso: è più lento; è una ricerca paziente e entusiasta alla scoperta di tesori unici.
Conosci la tua Color Palette
Cos’è una Color Palette? È un insieme di colori che ti stanno bene, o che ami, o che indossi volentieri. O, spesso, tutte queste tre cose insieme!
Ad esempio, ci sono colori che amiamo, ma che non indossiamo volentieri. O dei colori che stanno benissimo con la nostra pelle, ma che proprio non ci piacciono.
Come si fa a capire qual è la propria color palette? Apri il tuo armadio. Di solito c’è un pattern: alcuni colori emergono con forza, altri sono del tutto assenti.

Ad esempio il mio armadio è: bianco, beige, azzurro, blu, rosa, grigio, nero. Questo significa che questi sono i colori che amo per il mio abbigliamento. È un ottimo indizio per cominciare a cercare.
I negozi dell’usato sono spesso ordinati per colore e rendono la Color Palette un aspetto importante da tenere a mente. Se non hai individuato la tua Color Palette prima di partire, potresti sentirti sopraffatta dalla quantità di oggetti tutti diversi presenti nei negozi dell’usato, e uscire senza aver trovato nulla da comprare.
Conosci il tuo armadio
Prima di fare qualsiasi tipo di shopping, stardard o thrifiting, devi sapere perfettamente quello che possiedi già nel tuo armadio.
Perché? Perché proprio perché siamo attratti dalle cose che ci piacciono, c’è il rischio che siamo attratti da cose che possediamo già!
Esempio: io amo i vestiti a pois. Se c’è un vestito a pois in un negozio dell’usato, il mio radar lo troverà. È ovvio che attrae il mio sguardo: adoro i vestiti a pois. E sicuramente desidererò averlo.
Ma se conosco il mio armadio, so che possiedo già 4 vestiti a pois. Così trovo la forza di non acquistarlo: perchè so che non mi serve il 5° vestito a pois, per quanto sia stupendo e economico.
Conosci la tua vita
Cosa fai? Che hobby hai? Come passi il sabato sera? Come ti vesti per andare a scuola? E al lavoro?
Perché è importante rispondere a queste domande? Perché 8 su 10 compriamo abiti per la vita che vorremmo avere e non per quella che conduciamo veramente.
Gli abiti e gli oggetti che acquistiamo sono un modo per dire a noi stesse di tendere a quella vita che desideriamo; ma spesso questi abiti giacciono inutilizzati, nell’attesa di una nuova fantastica vita che non arriva mai.
La nostra vita è come è ora: se mai cambierà, presto faremo a comprare qualcosa di adatto al cambiamento.
Quindi: no Michela, non ti servono dei tacchi nuovi se non hai frequenti occasioni mondane per indossarli. Forse invece ti serve un nuovo paio di pantaloni della tuta per fare smart working. W la pandemia.
Vestiti comoda!
Spogliarsi e rivestirsi deve essere veloce e indolore. Solo così avrai voglia davvero di provare tutto!
Scarpe che si sfilano; leggins o calze, e un vestito/gonna facile da sfilare. No jeans, no camicie, no bottoni; no assolutamente scarpe con i lacci.
Le mia divise da combattimento per il thrifting sono:
- Estate: ciabattine e vestito di tessuto elastico;
- Inverno: scarpe da ginnastica, collant, gonna e maglione (il cappotto è scomodo, ma d’inverno nei negozi dell’usato fa freddo: tienilo!).
Avere voglia di provare i vestiti è importante. Mai sottovalutare l’outfit da shopping per la buona riuscita di una sessione di thrifting.
Leggi anche: Dove Trovare i Mercatini dell’Usato

QUANDO SEI IN NEGOZIO
Adesso sei pronta a varcare la soglia del mercatino dell’usato. Sei vestita comoda? Ti ricordi bene il tuo armadio? Eccoci con i trucchi TOP per diventare una vera thrifter:
Dimentica la taglia che porti
All’usato le taglie sono un suggerimento, non una regola. Non si cercano L, M, 44 o 46. Si cercano colori, tessuti e forme che enfatizzano la nostra figura. Senza etichette e senza definizioni.
Inoltre, non tutte le taglie di tutte le marche sono uguali. A volte le taglie sono estere. Non tutte le forme e non tutti i tessuti cadono allo stesso modo, anche se sono della stessa taglia.
Cercare per taglie sarebbe un lavoro infinito. Dimentica l’etichetta e osserva: in breve tempo si impara a identificare se qualcosa è della tua misura a colpo d’occhio.
Se sai cucire, puoi anche optare per un abito che non ti sta perfetto per modificarlo dopo averlo acquistato. Questo vale solo se sei certa al 100% che lo farai e se l’abito vale davvero il tuo tempo. Ricordiamoci sempre che i vestiti NON possono essere perfetti su di noi così come sono prodotti, ma se ci piacciono davvero molto possono diventarlo con piccole modifiche fatte da noi o da una sarta.

Il principio “Colore > Tessuto > Modello”
I colori saltano all’occhio molto più di forme e tessuti. Una buona regola nei negozi dell’usato è sempre cominciare con i colori.
Quali sono i colori che ami indossare? Qual è la tua Color Palette? Comincia guardando le sezioni dedicate ai colori che ti piacciono. In queste sezioni, scorri gli abiti sulle grucce. Tocca i tessuti e individua quelli più di qualità: morbidi, corposi e lisci al tatto. Evita i tessuti sottili ma pesanti e granulosi. No anche ai tessuti trasparenti: di solito sono i primi a disfarsi in lavatrice.
Quando trovi un tessuto che ti piace, tira fuori il capo e osserva il modello. Se anche il modello ti piace e potrebbe essere della tua taglia, mettilo nel carrello per provarlo.
Dopo poche sessioni di thrift shopping diventerai sempre più abile a riconoscere i tessuti di qualità, e il principio Colore > Tessuto > Modello diventerà presto la tua modalità standard di shopping per trovare i vestiti più belli nei negozi dell’usato senza perdere tempo e pazienza.
Prova tutto!
Lo dice il titolo: devi provare tutto quello che ispira. Non esiste comprare senza provare: all’usato non puoi riportare indietro nulla.
Prova anche quello che ti sembra improbabile. Anche quella stampa un po’ rischiosa. E sì, anche lo stivale rosso fuoco. Non sai mai quanto potrebbe succedere la magia: “Ma sai che c’è..? Mi piace un sacco e mi sta da Dio!”
E come abbiamo detto prima, non esiste taglia. Se pensi che ti stia, provalo: forse ti sta. Ma non lo saprai mai finché non entri in camerino.
Prenditi del tempo
Per una sessione di thrift shopping fatta come si deve ti servono almeno 1-2 ore. Il thrifting è un’arte lenta. È lo slow fashion per antonomasia. Non puoi afferrare dalla gruccia il vestito che hai visto dalla vetrina, guardare la taglia sul cartellino e andare alla cassa.
Il thrifting è ricerca, divertimento, relax. Non c’è fretta. A volte non c’è nemmeno bisogno di qualcosa di specifico: c’è il desiderio di qualcosa di bello che possa funzionare in modo utile nel nostro armadio.
Prenditi il tuo tempo. Goditela. E perché no: chiama un’amica!
Non saltare la sezione Uomo e Bambino
Se sei alta un metro e una banana come me, la sezione bambini potrebbe nascondere dei tesori, specialmente nei negozi vintage o più “da signora”. È qui infatti che vengono relegati i microvestiti, le minigonne e i crop top. Sempre dare un’occhiata.
Nella sezione uomo è possibile trovare le intramontabili camicie di flanella, enormi maglioni dai colori improbabili (spesso con ancora l’etichetta. Chissà perché) e un sacco di giacche/blazer. Mai dire mai!
Controlla l’etichetta
Qualità, tipo di lavaggio, materiali: tutte cose importanti da sapere prima di acquistare qualsiasi cosa, nuova o usata.
Cerca materiali naturali di qualità: lana, cashmere, seta, cotone. Capi nuovi realizzati con questi materiali sono molto più costosi rispetto a quelli realizzati con materiali sintetici come il poliestere.
All’usato, considerato il costo più basso, tanto vale cercare e acquistare vestiti realizzati con tessuti di qualità superiore.
Un buon maglione di cashmere a 10€ sarà la tua gioia per tutto l’inverno.

Controlla che non ci siano difetti
Che stiamo acquistando nuovo o usato, non bisogna mai saltare questo passaggio. Alcuni capi anche nuovi sono difettosi, rovinati o sporchi (quante volte abbiamo trovato uno sbaffo di fondotinta su un abito bianco?). Quando si parla di second-hand, sempre meglio controllare due volte.
Controlla che non ci siano:
- buchi sotto le ascelle o sui gomiti, specialmente nei maglioni di lana e nelle magliette di cotone;
- aloni giallastri sotto le ascelle di camicie e vestiti bianchi;
- fili pendenti e cuciture flosce;
- zip rotte o malfunzionanti (controllare anche le tasche dei cappotti e delle borse!);
- bottoni mancanti o rovinati;
- stoffa di pelle slabbrata (se la stoffa è elastica, tirala per controllare che la pelle si tenda senza spaccarsi);
- strappi nella fodera;
- aree lucide e rovinate (soprattutto nei jeans e nei capi di viscosa);
- pelucchi;
- suole o tacchi che si scollano.
Vai spesso
Se il negozio dell’usato che hai scelto ha un buon giro, ogni mese troverai capi tutti diversi. Se hai una lista di cose specifiche che ti servono, armati di pazienza, fatti accompagnare da un’amica e vai una volta al mese: potrebbe volerci del tempo, ma quello che cerchi arriverà, e sarà ancora più bello di quello che immaginavi!

Accetta che potresti andare via a mani vuote – molte volte
Fare shopping all’usato per motivi etici significa fare shopping responsabilmente. Significa comprare quello che ci piace e che ci serve allo stesso tempo. Se il thrift shopping ha un rischio, è l’economicità: se è molto economico è facile convincersi che ne abbiamo bisogno. Non dobbiamo cadere in questo tranello.
Se non troviamo nulla di magico, usciamo senza rimpianti. Torneremo e troveremo un vestito davvero unico e meraviglioso. La prossima volta.
Compra quello che ADORI
Se sei in dubbio, mettilo giù. Se non senti la necessità di indossarlo da oggi per il resto della tua vita, mettilo giù.
Ma se quando lo indossi non riesci a staccarti gli occhi di dosso perché con quel vestito sei una bomba e hai voglia di rifare il tuo intero armadio solo per farlo abbinare con tutto… compralo! Anche se ti sembra un pezzo un po’ strano, o non è nella tua color palette ordinaria. Se è davvero figo, pazzesco, incredibile: compralo. Te lo garantisco: lo indosserai.
Per me è sempre stato così: nella mia vita ho comprato un sacco di cose che ritenevo “essenziali”: camicie bianche, jeans blu, maglioncini dai colori tenui… Pensavo che queste cose, essendo neutre e basic, le avrei indossate molte volte. Così, almeno, dicevano tutti i blog e i video di YouTube “I 5 capi essenziali per l’autunno!” o “I 4 capi che NON possono mancare nel tuo armadio!”
Ma non è vero niente. Non esistono dei capi “essenziali” che vanno bene per tutti: gli unici capi essenziali sono quelli che indossi. Punto.
E la verità è che se un capo ci fa sentire pazzesche… lo indossiamo! Anche se siamo fuori stagione, fuori moda o fuori contesto. Se ci piace e ci fa sentire bene, lo mettiamo.
Quindi, se ADORI un vestito verde bottiglia con scollatura a impero e maniche a sbuffo… io credo che troverai un sacco di occasioni per indossarlo. Anche al 70esimo compleanno di zia Petunia. Invece della camicia bianca basic. E ti sentirai una bomba.

Quando l’ho provato ho capito che eravamo fatto l’uno per l’altra.
QUANDO TORNI A CASA
Lava tutto quello hai acquistato
È importantissimo lavare sempre i capi che acquistiamo, nuovi o usati che siano. Si pensa sempre che i vestiti usati siano “più sporchi” perché precedentemente posseduti da uno sconosciuto. Ma i vestiti nuovi sono stati maneggiati da un sacco di persone e stati in un sacco di magazzini e non sono MAI stati lavati prima di arrivare a noi. Lava sempre, tutto!
Alcuni trucchi:
- I cappelli possono essere messi in freezer per 24 ore;
- Le scarpe messe all’aria e al sole;
- Piatti e bicchieri devono fare un giro in lavastoviglie;
- Le decorazioni per la casa possono essere igienizzate con acqua e sapone o uno spray per superfici.
Ricontrolla i tuoi acquisti
Hai fatto un buon acquisto? Avevi già un pezzo simile nel tuo armadio? Si abbina facilmente ai capi che possiedi già? Sei soddisfatta?
Valuta se seguire la regola del “Uno Dentro, Uno Fuori“. E assicurati di sistemare il tuo armadio in modo da poter vedere tutto quello che possiedi, vecchio e nuovo: se non lo vedi, non lo metti!
Parlane!
“Ma che bello questo vestito! Dove l’hai preso?”
“Al negozio dell’usato!”
“Ah…” *sguardo di disagio*
Questo succederà. Preparati. Ma se te lo dicono, che quel vestito è bellissimo – e te lo diranno – tu dì che è usato. Diffondi il verbo. Crea orgoglio. È un orgoglio tentare di essere un po’ più sostenibile con le nostre scelte di abbigliamento.
Accetta gli sguardi imbarazzati con un sorriso e senza giudizio. Non provare a convincere nessuno. Dire: “È usato” con un gran sorriso è sufficiente.
Detto questo… ti assicuro che sarà difficile non vantarti delle super offerte che hai trovato! Fremerai dalla voglia di dire a tutti che quel cappotto vintage 100% lana l’hai pagato 8€.
Come risolvere? Trova persone appassionate come te e parla di Thrift Shopping fino alla sfinimento! 😀
Come comprare abiti usati: conclusioni
Ecco conclusa la Guida per diventare PRO nel Comprare Abiti Usati!
Spero che questa (lunga) guida sia utile a chi desidera avventurarsi nel mondo della moda etica e sostenibile con il thrift shopping, senza rinunciare alla bellezza, leggerezza e divertimento del vestirsi secondo il proprio stile.
Se hai altri suggerimenti su come comprare abiti usati da PRO, scrivimi nei commenti!
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Voglio ringraziarti perché ho usato tutti i tuoi consigli e per la prima volta sono riuscita a comprare!
Credo sia uno dei pochi (l’unico che ho trovato io) articoli ben fatti per consigli sullo shopping di seconda mano/vintage. Complimenti e ancora grazie!
Ciao Sara! Sono davvero felice che questo articolo ti abbia aiutata a acquistare di seconda mano! Grazie per avermi scritto, mi sproni a continuare a scrivere di questo argomento che mi sta molto a cuore <3
Brava,io ho 60 anni e ho iniziato a comprare nei negozi dell’usato e nei mercatini da quando avevo 15 anni e lo faccio ancora adesso non me ne sono mai vergognata ,con le amiche ,anzi hanno voluto anche comprare i miei abiti usati,per cui , bisogna avere gusto e passione per la moda
Ciao Margherita! È proprio vero che ci vuole gusto e passione per trovare i veri tesori di seconda mano! E andare all’usato con le amiche è una fortuna e un divertimento ❤️
Grazie Michela dei tuoi preziosi consigli!
Mi fanno capire quanto posso sentirmi me stessa e bella e bene verso la società, hai toccato dei punti molto profondi, sia eticamente sia psicologicamente. Per una come me che fatica a vestirsi e a riconoscersi nei modelli in vetrina, apri un mondo e uno spiraglio di luce bellissimi, spiegando benissimo l’upset mentale necessario per fare ottimi acquisti. Ancora Grazie. Valentina
Ciao Valentina! Grazie per avermi scritto! Vestirsi e essere entusiaste di ciò che si ha addosso è importante, e io mi sono sentita davvero me stessa solo vestendo usato e sostenibile. Sono felice di aver aperto uno spiraglio in un mondo nuovo, e spero che tu possa trovare la gioia e la soddisfazione che meriti ❤️
Grazie, hai scritto un articolo molto dettagliato, utile e che mi ha aperto la mente ad un mondo per me poco conosciuto.
Si hanno sempre tante paure a comperare usato, tu invece sei riuscita a togliermi “le paranoie”.
Buona continuazione!!
Bellissimo articolo, pieno di tips interessanti. Ho tuttavia il terrore da quando ho iniziato a comprare usato anche sulle app (quindi da privati e non in mercatini) delle tarme, soprattutto per i capi più delicati in lana che non possono essere lavati a 60°. Temo di non essere abbastanza attenta/usare prodotti adatti per prevenire poi i danni al resto dell’armadio. Quale è secondo te una buona prassi (in termini di prodotti o metodi) da seguire in questi casi, oltre alla lavanderia?